Apr 2020

Sia gli operatori che i pazienti, innanzitutto rimuovere: collane, gioielli, orologi. Gli effetti personali del paziente (oggetti potenzialmente contaminati come borse e telefoni cellulari) verranno depositati in una zona dedicata dell’area operativa ed inseriti in opportuno contenitore costituito di materiale sanificabile o usa e getta (buste monouso).

Si raccomanda la riorganizzazione e la rimozione dai piani di lavoro di tutto quanto non strettamente necessario.

PROTEZIONE OPERATORI (link vestizione)

Serve dotarsi di camici monouso con maniche lunghe idropellenti TNT

Cuffie monouso oppure camice monouso con cappuccio.

Guanti in lattice o nitrile (da cambiare dopo 15-30 minuti di utilizzo, poiché tendono a perdere progressivamente l’effetto barriera).

Consigliata mascherina di tipo FPP3 o altrimenti FPP2. Va cambiata per ogni paziente e non va mai riposta in tasca o scostata portandola all’altezza del collo se la maschera si inumidisce perde l’effetto barriera, per cui va subito cambiata.

Obbligatorio indossare gli occhiali protettivi. L’uso di visiere al posto degli occhiali aumenta il livello di protezione ed evita eventuali schizzi sulla mascherina ma permette all’aerosol con carica batterica di arrivare agli occhi.

A tal proposito, sempre nel rapporto ISS (8) viene specificato che “ i DPI devono essere considerati come una misura efficace per la protezione dell’operatore sanitario solo se inseriti all’interno di un più ampio insieme d’interventi che comprenda controlli amministrativi e procedurali, ambientali, organizzativi e tecnici nel contesto assistenziale sanitario”.

PROTEZIONE PAZIENTI

Consigliamo di far indossare anche al paziente: guanti, camice monouso e cuffia.

Una prassi molto efficace è quella di dotarsi di un’ attrezzattura che nebulizza il disinfettante e quindi passarlo sul vestiario del paziente (controllare le indicazioni d’uso del disinfettante) – vd Hygienio

In merito all’efficacia di tali soluzioni nebulizzate segnaliamo il link dei vari test condotti dalla casa produttrice in cui dimostrano la proprietà virucida. – LINK

Far risciacquare il paziente con un gargarismo per 30sec di colluttorio contenete perossido d’idrogeno al 1% o cetilpirinicloruro allo 0.1% o iodopovidone al 1% per 30sec. E’opportuno eseguire successivamente una abluzione con clorexidina 0,2% per 60 secondi per doppia modalità di azione, ossidativa ed antisettica (5).


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