Post trattamento, disinfezione dei locali

Apr 2020

E’ innanzitutto necessario fare affidamento sulle tecniche di decontaminazione già sviluppate e che vengo utilizzate da sempre nello studio (linee guida Ministero della Salute) , anche in caso di pazienti positivi COVID-19 Tutto il materiale rimosso, considerato potenzialmente contaminato, sarà gestito ai fini dello smaltimento

Devono essere favorite le attività che consentono l’impiego di meno persone possibile .

Le operazioni di pulizia e disinfezione vanno sempre eseguite spostandosi dalle aree più inquinate verso quelle meno inquinate, procedendo dall’alto verso il basso (il pavimento è l’ultima superficie trattata).

Serve concentrarsi in particolare sulle superfici di stazionamento prolungato o su quelle a più alta frequenza di utilizzo e contatto (riunito, mobili attigui, maniglie etc) e su tutta la sala operatoria.

Per evitare la possibile generazione di polveri durante le attività di pulizia, è opportuno che vengano utilizzati panni inumiditi, anziché spolverare o spazzare.

Se fosse necessario passare l’aspirapolvere, verificare che questo sia dotato di un filtro particellare ad alta efficienza.

Al termine delle operazioni, gli utensili e le attrezzature utilizzate per la pulizia devono essere sanificate ed asciugate dopo ogni utilizzo.

APPROFONDIMENTO – RISCHIO CONTAMINAZIONE ACQUA SPRAY RIUNITI

Il rischio di contaminazione dell’acqua di raffreddamento degli spray da parte di un virus è ritenuto improbabile, tuttavia si consiglia di utilizzare, se presente, il sistema di disinfezione dei circuiti seguendo le istruzioni del produttore in modo attento. Vd aquaplus

In assenza di ciò, oltre alle comuni norme igieniche, si consiglia sempre il flussaggio dell’acqua dai manipoli per almeno 2 minuti all’inizio della giornata lavorativa e per almeno 40 secondi tra un paziente e l’altro.

Se presente un sistema autonomo di raffreddamento svincolato dalla rete idrica si suggerisce di aggiungere 20 ml di perossido di idrogeno per litro di acqua (richiedere sempre al produttore la fattibilità di tale procedura a seconda del tipo di riunito).

La detersione fisica consiste nell’asportazione meccanica dei residui grossolani e nel risciacquo con acqua tiepida immediatamente al termine del lavoro. Si tratta di una pratica che deve sempre precedere le operazioni di disinfezione e che da sola è in grado di ridurre fino al 90% della carica microbica. Una detersione non condotta o condotta in maniera inappropriata inficerà l’azione del disinfettante rendendo inutile il suo impiego

Abbiamo due tipi di intervento: MANUALE oppure tramite APPARECCHIATURE che emettono un getto disinfettante.

MANUALE

Si consiglia a questo scopo di impiegare soluzioni di ipoclorito di sodio.
Per le superfici che possono essere trattate con il sopracitato disinfettante, si consigliano i seguenti tempi di contatto:

Per la disinfezione di superfici non-porose: si consiglia un tempo di contatto di 5 minuti.
Per la disinfezione di oggetti ad immersione: si consiglia un tempo di contatto di 30 minuti.
Per tessuti o apparecchiature sensibili, è possibile applicare una soluzione di etanolo al 70% o perossido di idrogeno, con un tempo di attuazione minimo di 1 minuto.

APPARECCHIATURE (ES. HYGIENIO E SANY AIR)

Dopo aver effettuato la consueta pulizia meccanica, spruzzare nell’aria tale prodotto partendo dall’alto verso il basso. Inoltre spruzzare la soluzione anche sul vestiario ad una distanza di almeno 60 cm.

NOTA RIUNITO: essendo una particolare attrezzatura a stretto contatto con il paziente, il riunito deve essere trattato con l’adeguata attenzione.

Inoltre bisogna effettuare la pulizia della poltrona come da indicazioni del produttore

Per altri consigli di manutenzione e sanificazione clicca qui.

IMPIANTO DI AREAZIONE

il regolamento per la manutenzione degli impianti di climatizzazione è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 27 Giugno 2003.

Ricordiamo che nei sistemi di areazione (es: fan coil, split) possono annidarsi polvere e batteri. Per una pulizia a fondo, consigliamo di effettuare la manutenzione necessaria; a tal fine consigliamo di rivolgersi a ditte specializzati.

EVENTUALE ESPOSIZIONE A COVID-19

Qualora l’operatore (odontoiatra, igienista o ASO) avesse avuto contatti con un paziente che nei 14 giorni successivi alle cure cui si è sottoposto in studio, risultasse positivo a COVD-19, l’esposizione dell’operatore avvenuta seguendo le misure fin qui esposte, potrà essere considerata a basso rischio.

L’operatore si sottoporrà comunque ad automonitoraggio con particolare attenzione a sintomi ed episodi febbrili per i 14 giorni successivi al contatto, senza sospensione dell’attività lavorativa (13).

Qualora le indicazioni Regionali prevedano tempi superiori si rimanda alle disposizioni, ad esempio 28 giorni per la Regione Lombardia In questo periodo dovrà indossare sempre almeno la mascherina chirurgica e, qualora compaiano sintomi dubbi, dovrà contattare il 112 o il MMG e, nel caso si trattasse di una ASO, il medico competente, qualora nominato.


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